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IL PESO DELL' APPARENZA

Nel Vangelo di Matteo 23 emerge una figura emblematica: il fariseo che occupa il primo posto nella sinagoga, mentre prega in bella mostra con un cuore pieno di orgoglio, considerandosi migliore degli altri. Questa immagine potrebbe rappresentare chiunque , anche senza esserne consapevole.  Esiste un pericolo reale nel concentrarsi sugli errori altrui – siano essi del coniuge, dei genitori, dei fratelli, degli amici, delle persone che ci circondano – trascurando la propria condizione interiore. Il cristianesimo autentico non si fonda su un’idea di perfezione umana . Al contrario, il suo fulcro è l’amore incondizionato. Non è una collezione di norme, precetti e rituali per ottenere benedizioni : questa è una distorsione del vero Vangelo. Chi si crede spiritualmente avanzato, teologicamente preparato o custode di speciali rivelazioni dovrebbe manifestare un atteggiamento di maggiore amore e compassione. Invece, troppo spesso questa presunta superiorità si traduce in fan...

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Un figlio per un padre ingrato


Un padre è il peggior uomo al mondo.

Un padre è la persona più cattiva, ingrata e poco sensibile che non capisce nulla.

Un padre è colui che non ha voglia di realizzare i desideri.

Un padre è colui che pensa solo al lavoro.

Un padre è colui che ha il pensiero di ritornare a casa tardi.

Questo è un padre agli occhi di un figlio.

Ma il padre è colui che fa scoprire sempre dopo le sue meraviglie, ciò che conservava dietro quel lavoro, ciò che stava realizzando dietro quelle mancanze.

Un padre mira al bene della sua famiglia, al bene dei suoi figli, alla forza di tutta la famiglia, al bene futuro.

Un figlio non può capire cosa il padre sta facendo.

Un figlio vede quello che non riesce a capire.

Un figlio sarà un padre migliore se dall’esperienza di quel padre trarrà la sua risposta da ogni cosa che prima vedeva ed era incomprensibile.

La lotta di un padre che conquista il suo tempo per un futuro migliore è proprio questo: vivere anche delle amarezze per restituire un qualcosa di concreto.

Concreto come una vita di sofferenze dove i figli sono diventati vittime di un sistema che soffoca i genitori e disgrega le famiglie. Una vita in cui una famiglia è diventata deforme e i padri perdono anche la loro identità. Un genitore, ai giorni d’oggi è soltanto la figura “predominante” e non più quella figura forte di padre o di consolatrice come la figura di madre.

Questa riflessione va ai padri che oggi vengono quasi respinti da questi figli 3.0, a quei padri che combattono contro le ostinazioni dei figli. A quei padri che non hanno più quel ruolo perché cacciati dalla propria famiglia e considerati come energumeni contro quelle donne che usano le armi legislative per gridare al lupo quando un lupo non c’è ma c’è solo un uomo mortificato e respinto dalla sua figura.

Un augurio ai padri (non polemica) per dare comunque una scossa a questi uomini che non scelgono più ma vengono scelti poi scartati. Uomini che non prendono più posizione ma si mettono da parte. Uomini che devono nuovamente prendere posizione in questa vita.

Che questa figura di uomo prenda consapevolezza di padre nel Signore, che cominci a scegliere una donna consolatrice come lo Spirito Santo e possa di nuovo formare famiglie con figli di fede in Cristo.

Ispirato dal versetto:

Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga?

Ebrei 12:7

Così da padre, così da figlio, sopporta le prove e sappi che in cielo c’è un Padre che ti corregge e supporta.

Auguri Papà.

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