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Sono Buono (2^ parte)

Per meglio comprendere questo articolo, se non lo hai già fatto ti invito a leggere la prima parte dove ho già accennato alcune abitudini a cui spesso si fa affidamento per "sembrare" buoni, cliccando qui.
Perché sembrare buoni e non esserlo veramente?
Perché mantenere distanti mente e cuore, ragione e sentimento? 
Perché non ricercare un equilibrio che dia nutrimento a mente e cuore allo stesso modo?!
Forse ti stai chiedendo che è automatico nutrire mente e cuore della stessa cosa o forse non hai mai notato la distanza tra l'azione e l'intenzione.

Quante volte hai fatto un regalo  solo perché costretto dall'evento, casomai alla persona che neanche ti stava simpatica?
Ecco! La tua azione è stata buona ma è l'intenzione (che non si vede) che dà valore a tutto quello che sei e fai.

La storia del regalo è un esempio per distinguere quanto in realtà non tutto quello che facciamo è legato a buone intenzioni.
Coprire con l'azione buona l'intenzione sbagliata non riuscirà a farti stare bene, hai bisogno di collegare entrambe le cose e questo richiede sacrificio.
Forse per questo non ti sei mai fermato nel collezionare "relazioni patchwork" che non hanno mai dato valore a quello che veramente sei E che potresti donare agli altri.

Tu hai un valore, valore che non puoi lasciare corrodere dalla distanza tra mente e cuore.
Se senti di non potere andare d'accordo con qualcuno basta esprimersi con i dovuti modi e tracciare dei limiti ben visibili nella relazione, anziché erigere rapporti di convenienza o relazioni "sanguisuga".

Cos'è una relazione sanguisuga?

Una relazione sanguisuga è quella relazione unita da un interesse da parte di uno nell' essere continuamente ascoltato e spronato di positività, sfruttando la pazienza e la benevolenza dell'altro.

Il sostegno psicologico in una relazione è importante ma è importante riconoscere il momento per "scaricare" i propri pesi a chi ci sta accanto, capire che non è sempre il momento, che non ci si può sempre vittimizzare, che buona parte dei nostri problemi dipende da ciò che realizziamo con le parole, che il sostegno ricevuto (se tale lo si considera) bisogna tenerlo ben a cuore, che la persona che ci sta ascoltando forse si sarà anche stancata di sentire le nostre ripetute lamentele.

Se ti sei riconosciuto in questa descrizione di "relazione sanguisuga", bene! Decidi di essere meno egoista, impara a sapere ascoltare anche l'altro e impara anche tu a fare il sostenitore anziché il sostenuto: racconta anche delle tue vittorie oltre che delle sconfitte e se non riesci a vederti vincitore ti invito a riflettere su questa frase che ha insegnato tantissimo anche me:

«Venite con me, tutti voi che siete stanchi e oppressi: io vi farò riposare.
Accogliete le mie parole e lasciatevi istruire da me. Io non tratto nessuno con violenza e sono buono con tutti. Voi troverete la pace..."
Matteo 11:28-29

La vera pace che stai cercando è in Gesù, nessun essere umano è in grado di donartela: potrà ascoltarti, darti consigli, consolarti momentaneamente ma chi sarà sempre disponibile ad ascoltarti e chi potrà realmente guarire le tue debolezze e ferite, chi potrà aiutarti ad accorciare le distanze tra azione e intenzione sarà sempre e soltanto lui, Gesù. A te la scelta!

Grazie per la tua lettura.












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