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La buona stesura di un testamento


Sicuramente ritrovarsi un buon testamento tra le mani renderebbe qualcuno felice. Almeno inizialmente.

Probabilmente questo è il pensiero di molti ma la realizzazioni di pochi.

Non c’è niente di male nell’aspettarsi di avere un testamento tra le mani, in fondo è proprio quello lo scopo di un testamento, avere la consapevolezza di cambiare la propria vita.

Anche se ho scritto sole tre righe di questo articolo ho come la sensazione di vedere la tua faccia di come ti stai interrogando sull’argomento. Probabilmente perchè stai ripercorrendo nella tua mente se c’è qualcuno al mondo che potrebbe donarti qualcosa e cambiare radicalmente la tua vita.

Per avere un testamento ci vuole un morto

Il pensiero finale è sicuramente ritrovarsi con qualcosa di concreto nelle mani ma il fatto è che dovrebbe morire qualcuno per potersi realizzare il tuo desiderio. Quindi non avevi pensato che stavi desiderando, in senso lato, la morte di qualcuno!

Non voglio affermare che tu abbia pensato di far morire una persona ma una cosa so di certo è che un morto guadagna stima proprio dopo la sua definitiva assenza, ovvero la morte. Credimi, ho sentito persone elogiare anche il peggiore degli uomini, dopo la sua morte, con l’appellativo di “buon uomo”.

Non pensare che io sia contrario a questo ma ci ho sempre visto ipocrisia in questa affermazione definiamola finale . Credo che se una persona mi odi o mi continui a disprezzare, anche facendolo alle mie spalle e dopo la mia scomparsa riveda il suo giudizio dichiarando che ero un buon uomo, scusami ma ci vedo ipocrisia. Menzogne da vivi su morti.

Ok, adesso la solita frase che nessuno è perfetto ma quello che in questi casi bisognerebbe analizzare è proprio il nostro comportamento da vivi. Sicuramente non eccellente, chi non ha da dire su qualcuno. Anche io sbaglio su questo proposito e molte volte mi sono ritrovato anche a chiedere scusa e a rivelare il mio peccato anche prendendomi degli schiaffi morali.

Il testamento scritto in vita

Eppure posso affermare che il buon testamento arriva proprio da questo radicale cambiamento, da quando si è ancora in vita. Non è un cambiamento che riguarda solo il vivo verso il testamentario ma anche la vita di quest’ultimo. Solitamente la buona azione, ovvero il testamento, si compie anche a fronte di una opera ricevuta. Capisco che può essere un discorso molto contorto ma il fine ultimo è la reciprocità di atteggiamenti, comportamenti e svariate altre situazioni che portano a vedersi ripagati, se così vogliamo definirlo.

Se il testamentario ti dicesse di andare a prendergli un bicchiere di acqua nella striscia di Gaza perchè questo è il suo ultimo desiderio, non so se tu possa definirla accettabile come richiesta. Certo è il fatto che sembrerebbe quasi ridicola una richiesta del genere ma potrebbe anche verificarsi per constatare la tua fedeltà nel compiere un gesto importante e inconsciamente compiere il cambiamento della propria vita.

‘Davide era allora nella fortezza e c’era un presidio di Filistei a Betlemme. Davide ebbe un desiderio e disse: «Oh, se qualcuno mi desse da bere dell’acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!» I tre prodi si aprirono un varco attraverso il campo filisteo, attinsero dell’acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta della città e, presala con sé, la portarono a Davide; il quale però non volle bere, ma la sparse davanti al Signore , e disse: «Non sia mai, o Signore , una cosa simile! Dovrei bere il sangue di questi uomini, che sono andati là a rischio della loro vita?» E non volle bere. Questo fecero quei tre prodi.’

Samuele 23:14-17

Non che Davide in questo caso abbia chiesto dell’acqua per poi rifiutarla e precedentemente mettere a repentaglio la vita dei suoi uomini ma aveva appreso, in quel momento, un ottimo insegnamento riguardo alla fedeltà di questi valorosi guerrieri al suo servizio. Davide, come tutti sanno, è l’uomo secondo il cuore di Dio ma non per questo era un dio in terra ma semplicemente un uomo, anche re voluto da Dio ma con le sue difficoltà, i suoi errori, le sue vittorie.

Le azioni per ricevere un buon testamento

Un esempio più concreto che non ti riporto integralmente e che puoi leggere nella tua Bibbia, lo trovi in Galati al capito 3 o come in Genesi al capitolo 15. Leggerai in questo capitolo di Galati così come in Genesi, la fedeltà di Abramo ovvero di questo uomo che fidandosi di Dio lascia la sua terra ignaro della sua destinazione e sicuramente del perchè della richiesta di Dio. C’è scritto che Dio riconosce la sua fedeltà e questa gli fu messa in conto come giustizia. In pratica Dio riconosce che Abramo gli è stato fedele, mette in conto questa sua fedeltà come giustizia e gli fa questa promessa, che le nazioni di tutta la terra saranno benedette in lui, per la sua fedeltà, per lui e alla sua progenie. Attento, non alle progenie ma alla sua progenie. A chi è stato fedele come lui e così di conseguenza alla discendenza che sarà imitazione di questa fede. Imitazione intesa come replica di fedeltà.

Un testamento quindi è valido quando la promessa che si fa, riguarda chi lo riceve e chi ne godrà nella vita a venire.

Un testamento ha la sua validità nella fedeltà e NON nelle opere buone. Infatti il giusto vivrà per fede non per opere.

Credere di ricevere una eredità

Se tu pensi ancora che non bestemmiando, non rubando, rispettando il padre e la madre e non parlando male di nessuno, non fornicando o altro ancora, tu possa essere a posto con Dio ti sbagli grandemente. Tu sarai giustificato, quindi giudicato con giustizia per la fedeltà in Dio ovvero in quello che vivi attraverso il figlio, Jeshua. Come esempio di vita per fare ciò che è la tua opera. Vivendo in relazione con Dio conoscerai la sua volontà e la fedeltà che ne consegue ti sarà messa in conto come giustizia.

Non è confusione quella che ti sta attraversando i pensieri ma la mancanza di conoscenza. Io sto solo scrivendo tutto ciò affinchè tu vada a scoprirlo. Non sarò io ad insegnartelo ma sarai tu a ricercare le risposte nel libro delle risposte, la Bibbia.

Leggila, non stancarti di conoscere e rileggila per imparare a riconoscere.

Il vero testamento

Sei un testamento vivente, hai bisogno solo di scoprirlo per essere benedizione e cambiamento per qualcuno che riceve tutto questo. Non preoccuparti se verrai additato come un pazzo o armoniosamente definito come libero di seguire ciò che credi ma sappi che Dio ha chiamato gli ultimi per svergognare i savi e non c’è bisogno comunque di conformarsi agli altri per essere giusti ma prendersi il meglio da Dio.

Ribellione? No! Solo una convinzione di una concreta promessa di Dio. Dicono che chi vivrà vedrà ma a me viene da dire che chi è fedele vivrà in eternità e vedrà.

Buona scoperta.


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