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IRIS


Non voglio darti la mia interpretazione su ciò che Biagio Antonacci ha voluto comunicare con una delle sue canzoni “Iris”, ma ben altro.

Qualche giorno fa un fiore di nome Iris mi ha portato ad una riflessione, non era un fiore parlante, non fraintendermi, voglio solo dire che quando si è pronti a ricevere un insegnamento, qualsiasi cosa che ti circonda può suscitare una tale curiosità tanto da portarTi ad un nuovo traguardo di conoscenza e di maturità. Non ti è mai successo?

È forse un Giglio

Ho sempre pensato che il simbolo raffigurato nello stemma di Firenze fosse un Giglio, non ho mai approfondito né cercato personalmente un risultato su Google, anche perché per “sentito dire“, anche altri avevano identificato quel fiore come Giglio. Mi sono ritrovata a casa con un mazzo di fiori, regalatomi da mia suocera (grande pollice verde), di un colore blu-violaceo con un lungo stelo verde, mi hanno rallegrato il cuore e come ti ho accennato mi hanno attirata a conoscerli un po’ di più. Dietro l’angolo mi attendeva la svolta: ciò che erroneamente sullo stemma di Firenze avevo da sempre considerato Giglio, in verità era Iris.

Tra Fake e Apparenze

Questo mi ha fatto riflettere su quante volte ho pensato di conoscere fatti su persone in base a considerazioni personali o perché influenzata dalle valutazioni degli altri. Si dice che la conoscenza rende LIBERI, Ma quante volte anziché APPLICARMI a ricercare la Verità ho preferito guardare le apparenze o dare ascolto a “voci di popolo” e incatenarmi con le mie stesse mani?


Domande

Perché appesantirsi di GIUDIZI sulla vita delle altre PERSONE e ALLENARE LA LINGUA con DICERIE e PETTEGOLEZZI? Perché non desiderare di CONOSCERE VERAMENTE se stessi, per essere LIBERI NEL POTERE AIUTARE VERAMENTE GLI ALTRI??

Se stai leggendo stai pensando forse che non hai mai aperto la bocca a sproposito, vero? È sempre così! Hai mai pensato di guardare in faccia la persona presa di mira e dirgli ciò che pensi davvero di lei, forse potrebbe ferirsi? ma lo farai lo stesso pugnalandola alle spalle. Meglio un duello “face to face” che sa di onestà!

È più facile giustificare le nostre lingue taglienti anziché fermarsi un attimo e riflettere su quanto giudizio “vomitiamo” addosso agli altri ogni giorno, spargendo un’identità che non gli appartiene, vero?

Sapevi che giudicare gli altri è paragonabile alla zizzania che cresce in un campo di grano e che una volta cresciuto il grano essa viene bruciata? Perché allora sprecare fiato e tempo inutile per qualcosa che non porta un beneficio nella propria vita?

Quante possibilità hai

Ho scritto tutto questo perché analizzando me stessa comprendo quanto male ho gestito alcune situazioni: discorsi infruttuosi che andavano tagliati, considerazioni su come gli altri gestiscono la loro vita, ecc..ecc..

Ti sembrerò ripetitiva, ma confrontando quello che vivo con ciò che leggo nella Bibbia, comprendo quanta “stortaggine” risiede in me e quanto ancora devo crescere nel Suo amore. Così come Cristo mi ha dato la possibilità di rivalutare ogni cosa della mia vita, aiutandomi a riconoscere gli errori ed essere perdonata OGNI santo giorno, la stessa possibilità è data agli altri.

Quindi è un bene non cedere al giudizio perché nel rispettare le debolezze altrui rispetterai te stesso/a, sapendo che le stesse debolezze le combatti anche tu, forse diverse, ma pur sempre debolezze.


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