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La solitudine dei numeri uno


AscoltaVo con piacere i brani di Fabri Fibra e sinceramente continuano a piacermi anche se non apprezzo che necessariamente bisogna sempre usare un linguaggio troppo sboccato. Sono convinto che si può avere lo stesso risultato anche senza usare parolacce ma attenzione non sto facendo il puritano però la mia bocca poi parla di ciò che le mie orecchie ascoltano.

Tutta questa premessa perché il titolo di questo articolo è il titolo del brano di questo noto rapper. Per quanto riguarda invece il testo della canzone è sicuramente molto “free” e molto vicino al linguaggio dei giovani di oggi, non per questo non veritiero come il testo che stai per leggere.

Nel mio come nel tuo contesto di vita ci gira intorno tanta ipocrisia, tanta falsità, tante maschere indossate pur di non avere una vita soffocata dalla troppa sincerità. Eh sì perché la sincerità, se pur servita cruda, viene disprezzata e condannata dalle tante maschere di perbenismo.

Questa è l’immagine che ho di Giovanni Battista che grida come nella citazione di seguito:

Giovanni aveva un vestito di pelo di cammello e una cintura di cuoio intorno ai fianchi; e si cibava di cavallette e di miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la regione intorno al Giordano accorrevano a lui; ed erano battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Ma vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l’ira futura? Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento. Non pensate di dire dentro di voi: “Abbiamo per padre Abraamo”; perché io vi dico che da queste pietre Dio può far sorgere dei figli ad Abraamo. Ormai la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli ha il suo ventilabro in mano, ripulirà interamente la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile».

Matteo 3:4‭-‬12

Giovanni Battista sembra quasi un Tarzan dei tempi, rilegato ad una vita di solitudine in chissà quale montagna ma tutto quello che a lui bastava era gridare al mondo la salvezza. Sì effettivamente sembrava più un pazzo che un sano di mente però hai letto che le persone riconoscevano in lui la verità di quelle parole e si facevano battezzare. Chi intendeva bene le sue parole si faceva battezzare in vista di un ravvedimento ma Giovanni Battista è stato chiaro nell’affermare che dopo di lui sarebbe arrivato Cristo per compiere un raccolto futuro ed anche una pulizia profonda.

Rapportato al giorno di oggi immaginerei un uomo vestito con abiti non tanto graditi alla moda corrente che in una piazza continua a gridare di ravvedersi. Proprio così oggi vedrei la stessa scena perché i tempi non sono cambiati, Cristo è arrivato ed è stato anche condannato, per tutti è risorto, lo Spirito Santo ha mandato ma non tutti lo hanno ancora accettato così come non hanno accettato Gesù come proprio Salvatore ed è per questo che ci vorrebbero ancora dei nuovi Giovanni Battista in ogni piazza del mondo a gridare al ravvedimento.



È talmente difficile combattere contro le maschere di questo mondo che anche i cristiani hanno preferito chiudersi in conclave nelle chiese per ritagliarsi quel tanto di comunità con Cristo ma credo che nel progetto di Dio c’era una chiesa mondiale dove l’unanimità dell’esempio di Cristo doveva essere nei cuori di tutti e semplicità dei nostri volti. Dietro le maschere ci sono sempre volti che mai ti aspetteresti.

Mi stai dicendo di essere sincero, sfrontato con gli altri?

Gesù era sfrontato con i farisei ma non era maleducato. Diceva le cose ma non risultava nervoso, nella verità delle sue parole non c’era rabbia anche se mostrava disgusto. C’è un esempio da seguire ed è Gesù, basta creare una relazione con Lui per capire come la pensava e come agiva. Per usare un termine attuale è quello che dovremmo arrivare ad attuare sempre: “il metodo Gesù”.

Gesù è stato uomo in terra spogliatosi della veste di Re. Non è stato un Dio in terra ma un uomo che ha superato tutte le difficoltà guidato dallo Spirito Santo, quindi dalle indicazioni che il Padre gli dava. Ritornando a Giovanni Battista è praticamente quello che lui affermava, sarebbe arrivato Cristo e non ci avrebbe lasciato soli ma con lo Spirito Santo. Di conseguenza se tu pensi che oggi non puoi essere come Gesù ti sbagli perché Lui è stato come te, umano. La differenza è che Lui aveva lo Spirito Santo. Oggi ha lasciato scegliere te di accettare lo Spirito Santo a riconoscenza che Gesù su quella croce, da uomo, ha inchiodato il tuo ed il mio peccato lasciandoci proseguire la nostra vita accompagnati dalla guida di Dio.

Ci dimentichiamo di poter camminare liberi dalle catene che questo mondo ci vuole mettere ai piedi e ci rinchiudiamo nella solitudine di numeri uno che Dio ha scelto per parlare ai normalmente mondani di questa vita che ci circonda.

Vuoi uscire dalla tua solitudine?

Semplice! Hai un esempio che puoi ritrovare nella Bibbia, leggilo, fallo tuo, diventa un modello da seguire e il gioco… non è fatto, attenzione, il gioco continua sempre perché un modello simile è difficile da imitare ma si può seguire perché Gesù ci ha insegnato le vittorie e anche le sconfitte. Dio ci ha preparato al cammino ed anche al deserto ma non sempre a campi fioriti ed aria salubre. Perciò se vuoi lasciare tutto quello che ti sta solo affossando prendi l’esempio e grida all’empio.



Giù la maschera! A questo mondo soffriamo tutti in questo perenne peccato ma soffrendo in questa falsa pazienza non arriviamo più a sperare. I più deboli vengono rilegati in quattro mura per essere curati e i forti escono di nuovo fuori per ri-combattere. È ciclico nella nostra vita sentirsi abbattuti e poi rigenerati ma è lo Spirito Santo che ci rimette in sesto, è proprio Lui che ci ricorda che Cristo ha vinto il mondo, ha vinto la tua morte, il tuo senso di sconfitta, la tua solitudine, la tua rabbia, la tua arresa e ti ha reso vita anche oltre la morte.



Se ancora non lo hai fatto e vuoi sconfiggere la tua pesantezza allora grida a Dio e digli di voler arrivare a Lui, di riconoscere Gesù come tuo Signore e Salvatore e di voler ricevere la Consolazione e la Sua guida, dello Spirito Santo. Non è magia ma realtà, ti sfido e mi vesto da “Giovanni Battista” per dirti: provaci ora, ricevilo e sperimenta il Suo immenso amore per te.



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